I programmi di mentoring sono ampiamente utilizzati per lo sviluppo della leadership delle persone più giovani negli istituti di alta formazione e nelle realtà aziendali, dove la costruzione di relazioni tra ricercatrici/ori senior (mentori) e ricercatrici/ori junior (mentee) fornisce alle/ai più giovani un supporto per affrontare le sfide della carriera accademica o della ricerca.
Implementato nel 2018 per la prima volta nell’INFN, primo a sperimentare il mentoring tra gli enti di ricerca in Italia, il Gender mentoring programme è costruito su un modello trasformativo sviluppato dall’Osservatorio di genere sull’università e la ricerca dell’Università di Napoli Federico II, riconosciuto dall’Istituto Europeo per la Gender Equality (EIGE) come una delle azioni più significative realizzate in Italia per lo sviluppo dell’uguaglianza di genere nella ricerca e nell’innovazione.
Il programma fornisce alle persone partecipanti uno strumento per identificare gli obiettivi di carriera personale attraverso una riflessione critica sul proprio percorso in un’ottica di genere.
La visibilità e i modelli di ruolo sono fondamentali nella costruzione delle carriere, pertanto l’azione del mentoring si muove attraverso due direttrici principali:
- l’empowerment personale
- la generazione di un processo trasformativo per la sensibilizzazione della dimensione di genere all’interno dell’ istituzione e della ricerca.
Le esperienze di mentoring realizzate in altre realtà testimoniano, infatti, che a trarre beneficio dai programmi sono anche le ricercatrici e i ricercatori di maggiore esperienza e l’istituzione promotrice. Infatti le/i mentori, oltre a ricevere soddisfazione personale nel fornire supporto a colleghe e colleghi più giovani, vedono rafforzare i loro network di lavoro e, al contempo, crescere la loro consapevolezza sulla dimensione di genere nella ricerca, mentre l’istituzione si avvantaggia della costruzione di una rete trans-disciplinare nella cultura della collegialità e della valorizzazione delle proprie risorse.